“Ricordate quando vi ho detto che mi sembrava di essere in un romanzo di Dickens, ma con le parolacce? Sapete perché tante persone leggono libri del genere? Perché si sentono felici all'idea che tutta quella merda non capiti a loro.”
“Non è strano come un libro diventi più spesso se viene letto e riletto di continuo? Come se, ogni volta, fra le pagine rimanesse attaccato qualcosa: sensazioni, pensieri, rumori, odori. E quando a distanza di anni lo riapri, ritrovi te stesso, un po’ più giovane, un po’ diverso, quasi il libro ti avesse conservato come un fiore, fatto seccare fra le pagine, un po’ estraneo e un po’ familiare.”
“Chi vuol comprendere un testo deve essere pronto a lasciarsi dire qualcosa da esso.”
“Uno dei miei compiti meno piacevoli quando era giovane è stato di leggere la Bibbia dall'inizio alla fine. Leggere la Bibbia per intero è almeno per il 70 per cento disciplina, come imparare il latino. Ma le parti buone sono, naturalmente, semplicemente sorprendenti. Dio è uno scrittore estremamente irregolare, ma quando è buono, nessuno può toccarlo.”
“Va bene, imparerò a leggere, ma quando ho imparato, non leggerò mai, mai.”
“C'è chi crede di essere un grande scrittore perché tutti lo leggono; e c'è chi crede d'essere un grande scrittore perché non lo legge nessuno.”