“Vi sono risposte che non avrei la forza di ascoltare e perciò evito di porre le domande.”
“Mai starsene svegli la notte a rivolgersi domande a cui non si sa rispondere.”
“Chi domanda timorosamente, insegna a rifiutare.”
“Cos’è un antipoeta: un mercante di bare e urne funebri? Un sacerdote che non crede in nulla? Un generale che dubita di sé? Un vagabondo che ride di tutto, anche della vecchiaia e della morte? Un interlocutore suscettibile? Un ballerino a un passo dall’abisso?”
“Ognuno è destinato a diventare il Grande Fratello di se stesso, sorvegliare filmare fotografare riprodurre ogni proprio gesto, ogni proprio sospiro, ovviamente ogni vestito e ogni accessorio, modellarsi autisticamente giorno dopo giorno senza che il cozzo con gli altri lo deformi, lo scomponga, lo confonda, lo innamori, insomma lo alteri, lo riconsegni al caso e alla natura, alla gloriosa confusione della vita?”
Che probabilità di successo ha la Soluzione Finale in corso d’opera, quella che prevede la trasformazione degli esseri umani in Scemi Totali (e dunque consumatori ideali e sudditi ossequiosi) attraverso il narcisismo di massa? La narcisizzazione dell’umanità ha punti di crisi? È un processo reversibile? Esiste il momento nel quale Paffy di Baranzate scende dalla Twingo e dice: “Scusate, andate avanti voi, non so perché ma mi è passata la voglia”?