“C’è un equilibrio instabile, e l’individuo si spinge in avanti per non vacillare, come un funambolo. E poiché avanzando nella vita egli si lascia alle spalle quella vissuta, gli anni ancora da vivere e quelli già vissuti formano un muro, e la sua strada sembra assomigliare a quella del tarlo nel legno: può contorcersi come vuole, anche tornare indietro, ma si lascia sempre uno spazio vuoto alle spalle. E in questa spaventosa sensazione di uno spaziocieco, isolato, dietro a quello ricolmo, in questa metà che continua a mancare, sebbene tutto sia già un intero, si ravvisa quello che chiamiamo anima.”
“Il miglioramento crea strade diritte; ma le strade impervie senza miglioramento sono strade del genio.”
“Sono molte le stradepossibili, ma non tutte sono aperte per te.”
“Il mio nome è oggi, e la mia via si chiama smarrita. Non ci sono insegne ai bivi dell'andare mio e non so s'io abbia imboccato a man dritta.”
“Il mio cuore batte, il mio stomaco ha fame, la mia bocca ha sete. No, né morti né vivi, tu e io. Più vivi di ogni altra cosa. Ma presi in mezzo, direi. Due sconosciuti che si sfiorano nelle tenebre della notte, ecco che cosa siamo. Due sconosciuti in cammino.”
“Come riescono a rendere breve la strada, certe persone, mentre per altre la meta sembra irraggiungibile!”