“Ci sono giorni in cui tutto intorno a noi è lucente, leggero, appena accennato nell’aria chiara e pur nitido. Le cose più vicine hanno già il tono della lontananza, sono sottratte a noi, mostrate a noi ma non offerte; e ciò che ha rapporto con gli spazi lontani – il fiume, i ponti, le lunghe strade e le piazze che si prodigano -, tutto ciò ha preso dietro di sé quegli spazi, vi sta sopra dipinto come sulla seta.”
“Ognuno deve lasciasi qualcosa dietro quando muore, diceva sempre mio nonno: un bimbo o un libro o un quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardino piantato con il nostro sudore. Qualche cosa insomma che la nostra mano abbia toccato in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo, e quando la gente guarderà l'albero o il fiore che abbiamo piantato, noi si sia là.”
“Le memorie più felici sono di momenti che si sono conclusi quando avrebbero dovuto.”
“Un giorno di settembre, il mese azzurro,tranquillo sotto un giovane susinoio tenni l'amor mio pallido e quietotra le mie braccia come un dolce sogno.”
“Da quel giorno molte molte lunetrascorsero nuotando per il cielo.”
“Tieni alcuni souvenir del tuo passato, o come credi che potrai mai provare che non è stato tutto un sogno?”