“La Mente non parla a noi, ma per mezzo di noi. La sua parola ci attraversa e il suo dolore ci infonde irrazionalità. Come Platone aveva intuito, vi è una vena di irrazionale nell’Anima del Mondo.”
La “fede ecclesiastica” è quel travisamento della religione autentica, che pretende di attribuire i caratteri della ragione – l’universalità e la necessità – a quanto nelle Scritture vi è di contingente, di storico, e di inessenziale, e che pretende che la salvezza dell’uomo sia riposta in una Chiesa.
“Quando il Dio biblico appare in conflitto con la leggemorale della ragione, la ragione deve escludere che quel Dio sia il vero Dio. ”
La ragione non dice all’uomo di far questo o quello, ma gli impone di agire con la convinzione di fare ciò che in ogni luogo, in ogni tempo e senza condizioni e da ogni essererazionale – e dunque “universalmente” e “necessariamente” – deve essere fatto.
“La Chiesa cattolica intende certamente difendere l’autonomia della ragione, e quindi la sua indipendenza dalla stessa rivelazione soprannaturale e dalla fede. Ma questa difesa rimane appunto un’intenzione, per quanto profonda; un’intenzione smentita in realtà dal principio – che sta al centro della dottrina della Chiesa – per il quale ogni conoscenza che si trovi in conflitto con i contenuti della fedecristiana, non appartiene alla ragione autentica, ma ne è una degenerazione.”
“La ragione è libera per se stessa e non accetta ordini di tenere per vero qualcosa.”