“Impararono a convivere con le piccole ferite che un rapporto molto stretto può causare, comprendendo che la cosa più importante era il calore dell’altro. E così sopravvissero.”
Le coppie disfunzionali non pensano in termini di “noi”, sono semplicemente “in due” e questa co-presenza, privata di una franca e condivisa reciprocità, non può che mutare in conflittualità, recriminazioni e compromessi di dubbia tenuta.
“Sospetto che io ed Helen stiamo ancora insieme perché consapevoli, anche se inconsciamente, del mio bisogno di vivacità mentale.”
“Vi è una fatalità che lega segretamente le persone che si debbono amare, che si debbono appartenere.”
“La coppia, come forma di comunità, è diventata troppo impegnativa per un’umanità di narcisi patologici. La coppia è l’embrione di qualunque tipo di società. Uno più uno, la somma più elementare, quella che rende possibili tutte le altre somme. Se non si riesce a fare più neanche uno più uno, vuol dire che nessun’altra somma sarà mai più possibile... Esisterà solo l’uno.”
“Lui (o lei) sa sciare, e vuole convincere il partner a fare altrettanto. Quest’ultimo è pallido come la neve, angosciato e impaurito: sa che sta rischiando la vita fisica per quella sentimentale. Ma finge di divertirsi, aspettando il calar del sole.”