“Il vero Maestro non rende mai dipendenti i suoi seguaci e i suoi discepoli; li aiuta a essere indipendenti, a essereliberi. Non dà mai loro uno specifico schema di vita; si limita a dare loro degli spunti su come conseguire direttamente, in prima persona, la luce. Li aiuta a essere se stessi, non impone mai la sua personalità ai suoi discepoli. Questo è il criterio con cui giudicare se il Maestro è vero, oppure fasullo. Se qualcuno cerca di importi la sua personalità, le sue idee, il suo carattere, la sua morale, i suoi principi, sta’ attento!”
Una delle ragioni per cui si paragona la matematica a un gioco è che si vuol mostrare che essa è, in un certo senso, arbitraria (...). "Una regola diversa avrebbe adempiuto alla stessa funzione", si potrebbe osservare. Quale funzione? Ciò suggerisce che non c’è nulla nell’oggetto del gioco che determina questa regola.
“Disciplina te stesso e gli altri non dovranno farlo.”
“Infrangere una regola ogni tanto è sempre meglio del non averne alcuna. ”
“Le regole per una vitafelice e fruttuosa non sono molte, né sono difficili da seguire. Devono però essere studiate con attenzione e messe in pratica tutti i giorni.”
“Senza deviazione dalla norma, il progresso non è possibile.”