“Mi sembra che tutti noi guardiamo troppo alla Natura e viviamo troppo poco con essa.”
“Siamo come una specie di sonnambuli, che facciamo solo la commedia, cercando di sopravvivere a quest’ora per poter affrontare l’ora seguente. Preghiamo di avere tempo. Preghiamo che i giorni diventino settimane e poi mesi, e poi forse un giorno, tra qualche anno, l’incubo finirà e riusciremo a gestire il dolore e la pena. Ma nello stesso tempo sappiamo che non succederà mai.”
“I giorni si sommano, le settimane si accumulano, i mesi diventano anni. Ti rendi conto di quanto sei tosto, di come sei in grado di resistere e sopravvivere perché non hai scelta.”
“Parleremo una nostra lingua e racconteremo le nostre storie, e ci crederemo con tutte le nostre forze, perché in mancanza di un luogo privato come questo - dove quello in cui crediamo si realizzerà, anche solo per iscritto - la nostra vita non sarà tale; o peggio ancora, la nostra vita sarà solo un vita... Sei d'accordo?”
È il segreto che ti sussurro all'orecchio già da un mese: noi due non siamo vivi! Voglio dire, non in un luogo in cui vigono le leggi ordinarie che regolano i rapporti tra le persone, tantomeno tra uomo e donna. Dove siamo, allora? Non m'interessa saper dove, perché dargli un nome? Sarebbero comunque nomi "loro", nomi tradotti, e con te voglio una costituzione diversa di cui saremo noi a fissare le leggi.
“Sempre nei momenti più importanti della vita siamo troppo immersi nelle piccole e insulse cose contingenti, e non comprendiamo e non badiamo a quel che più conta.”