“Non c'è mai stato un grande uomo che non abbia avuto una grande madre.”
“Sapeva bene che cosa succede dentro di te quando tua madre non ti tiene stretta, non ti ripete che sei la cosa migliore che abbia mai avuto, non si accorge nemmeno della tua presenza quando sei in casa: una piccola parte di te si chiude ermeticamente. Non hai bisogno di lei. Non hai bisogno di nessuno. E senza neppure rendertene conto, ti metti ad aspettare. Aspetti che chi ti sta vicino veda in te qualcosa che non gli piace o che inizialmente non aveva visto, aspetti che si allontani o si dissolva come una foschia marina. Perché dev'esserci qualcosa di sbagliato in te – non è vero? – se perfino tua madre non ti ha mai amato veramente.”
A volte Jess fantasticava su che tipo di madre avrebbe potuto essere se non fosse stata sempre impegnata con il lavoro. Avrebbe preparato torte, avrebbe sorriso di più, avrebbe seguito i figli nei compiti. Avrebbe fatto quello che loro desideravano da lei, invece di rispondere sempre: "Mi spiace, amore, devo preparare la cena". "Prima fammi caricare a lavatrice". "Devo andare, tesoro. Me lo racconti quando torno dal turno".
“Sono una persona indipendente, creativa, sempre in cerca di stimoli e credo di dovere tutto ciò a mia mamma.”
“Mia madre mi ha insegnato a non dare mai spiegazioni e a non lamentarmi mai.”
“In fondo tutti i padri (e le madri) sorreggono i propri figli e sanno che ci può essere un giorno in cui le parti si potrebbero invertire. Ma non nutrono preoccupazioni perché sanno che, se hanno sorretto a dovere, si troveranno figliforti e generosi che sapranno sempre come accompagnarli.”