“Il fatto che i pazienti fossero degli esseri umani complessi con una loro vita intensa al di fuori dell’ospedale non entrò mai nella testa degli assistenti. Siccome loro stessi non avevano una vita intensa al di fuori dell’ospedale presumevano che non ce l’avesse nessun altro. Quello che gli mancava, in fin dei conti, non erano le conoscenze mediche, ma normali esperienze di vita.”