“Io sono come mi vedo, un campo intersoggettivo, non malgrado il mio corpo e la mia storia, ma perché io sono questo corpo e questa situazione storica per mezzo di essi. ”
“A volte mi disprezzo. Non è per questo che disprezzo anche gli altri?”
“Noi, loro miseri discendenti, che vagabondiamo per la terra senza convinzioni né orgoglio, senza piaceri e senza paure, tranne l’involontario timore che stringe il cuore al pensiero dell’inevitabile fine, noi non siam più capaci di grandisacrifici per il bene della razzaumana e neppure per la nostra felicità personale, perché sappiamo che essa è impossibile, e indifferenti passiamo di dubbio in dubbio come i nostri antenati saltavano da un errore all’altro, senza avere, come loro, né speranze, né quell’indeterminato, benché puro, piacere, che l’anima trova in ogni lotta con gli uomini o con il destino.”
“Io sono felice e contento perché io penso di esserlo.”
“Non mi ero mai posta la domanda di come fossi in realtà, che avevo solo preso in considerazione il giudizio degli altri.”
“Io non sono qualcuno che può essere amato. Io sono un'idea, uno stato d'animo. Io realizzerò i miei desiderisecondo il mio piano e tu dottoressa, non fai parte del mio piano. ”