“Cioè, io, in classe mia, quando andavo a scuola io che stavo, in classe mia ero il terzo.. come ordine... Cioè quando dice è il primo della classe, io ero il terzo... Cioè mica è... È male... Buono... Cioè eravamo trenta, stavamo trentuno, non mi ricordo... Essere il terzo che... Mi ricordo ch' ci stava, ci stava Cimino, Balocco poi venivo io.”
“A scuola ero il miglior ultimo della classe.”
“Bocciate, bocciate un po' di figli del popolo. Che rimanga qualche idraulico.”
“L'ho capito tardi che la scuola è essenziale; ringrazio i miei genitori che hanno insistito perché prendessi il diploma superiore.”
“La disputa sopra un pensiero che è fuori dalla pratica è una questione puramente scolastica.”
“La scuola di oggi (attraverso tutte le riforme recenti, dal 1994 a oggi) sta completamente abolendo la componente estetica (ed estatica!) dalla vita dei giovani: non esiste più il pensiero artistico, e l’arte, la musica, la letteratura (e quindi in generale il pensiero, dico il pensiero astratto, inutile, creativo) sono relegati in una specie di ghetto per pochi disadattati, malaticci e perdenti. Basta, spazzato via tutto ciò. Non serve.”