“Cioè, io, in classe mia, quando andavo a scuola io che stavo, in classe mia ero il terzo.. come ordine... Cioè quando dice è il primo della classe, io ero il terzo... Cioè mica è... È male... Buono... Cioè eravamo trenta, stavamo trentuno, non mi ricordo... Essere il terzo che... Mi ricordo ch' ci stava, ci stava Cimino, Balocco poi venivo io.”
“Canta pure, Grillo mio, come ti pare e piace: ma io so che domani, all'alba, voglio andarmene di qui, perché se rimango qui, avverrà a me quel che avviene a tutti gli altri ragazzi, vale a dire mi manderanno a scuola, e per amore o per forza mi toccherà a studiare; e io, a dirtela in confidenza, di studiare non ne ho punto voglia e mi diverto più a correre dietro alle farfalle e a salire su per gli alberi a prendere gli uccellini di nido.”
“Mille anni fa, anch'io ero un ragazzetto, come voi, miei cari e piccoli lettori: anch'io avevo, su per giù, la medesima vostra età, vale a dire fra gli undici e i dodici anni.E com'è naturale, dovevo ancor'io andare tutti i giorni alla scuola, salvo il giovedì e la domenica. Ma i giovedì, nel corso dell'anno, erano così pochi!... Appena uno per settimana! E le domeniche?... Le domeniche era grazia di Dio, se ritornavano una volta ogni otto giorni.”
“Se la scuola fosse più efficace, la televisione non sarebbe tanto potente.”
“Un paese civile dovrebbe proibire le scuole che funzionano solo sulla base della possibilità dei genitori di pagare la retta.”
“L’Italia investe meno di un terzo della media europea in asili nido e scuole per l’infanzia.”