“Le capitava, a scuola, che le si asciugasse la voce, che il cuore le si raggomitolasse in una pallapulsante e intrappolata in gola, che il sudore le incollasse la camicetta sotto le ascelle, a dispetto del deodorante Mum. I nervi le giocavano scherzi disastrosi.”
“La cosa che mi affascina è come non soltanto la scuola ma l'intera comunità sembri accettare tutto questo o quantomeno faccia finta di non vederlo.”
“La scuola creativa è il coronamento della scuola attiva: nella prima fase si tende a disciplinare, quindi anche a livellare, a ottenere una certa specie di «conformismo» che si può chiamare «dinamico»; nella fase creativa, sul fondamento raggiunto di «collettivizzazione» del tipo sociale, si tende a espandere la personalità, divenuta autonoma e responsabile, ma con una coscienzamorale e sociale solida e omogenea.”
“Che cosa mi ha salvato dal diventare completamente un cencio inamidato? L’istinto di ribellione, che da bambino era contro i ricchi perché non potevo andare a studiare, io che avevo preso dieci in tutte le materie.”
“Perché già dalla prima media ti attendeva il latino e si cominciava subito, con rosa rosae rosae, chissà perché era scelto il nome del bellissimo fiore per iniziarti ai misteri della prima declinazione; dopo ne arrivavano altre quattro ma, per farti capire che non erano tutte rose (e fiori), con la seconda declinazione ti aspettava un animale inquietante, lupus lupi lupo, la stessa belva che avresti incontrato più tardi, alle superiori, assieme al timido e sfortunato agnello, quando arrivano, siti compulsi, allo stesso ruscello.”
“Scuole: edifici dove si insegna ai propri figli ciò che è essenziale sapere per diventareinsegnanti.”