“Odio le cover e il termine cover perché si intende il rifacimento delle canzoni. È un concetto che non reggerà mai perché il paragone con l'originale, considerato giustamente intoccabile, è inevitabile.”
Il mio gesto di esultanza è un passo di danza giamaicano che ho personalizzato. Significa "To the world", dalla Giamaica a tutto il mondo. È venuto per caso però ha attecchito: ho visto anche dei bambinigiapponesi che lo facevano.
“Non c’è nessuno da seguire, non c’è nulla da copiare.”
“Quando iniziai a viaggiare per il mondo e vidi in Tailandia, come in Polonia e in altri luoghi, dei gruppi rock'n'roll assolutamente ridicoli, allora capii che quel tipo di provincialità era totalmente succube di modelli imposti dall'Occidente e dall'America in particolare.”
Talvolta dal caos della razionalità scimmiesca che ottenebra le menti ordinarie emerge una domanda: “Ma imitando qualcuno che non sono io, non rischio di snaturare la mia identità, annullandomi in quella di qualcun altro?”. La risposta è semplice: noi non abbiamo un’identità, la nostra è solo la ridicola parodia di un’identità.
“Possiamo dire soltanto ciò che è già stato detto [...] I nostri poeti rubano da Omero [...] Chi viene per ultimo è di solito il migliore.”