“Lo irretiva con quella sottile lusinga, che è sempre unita alla presunzione, e che consiste nel sottintendere tacitamente come il proprio interlocutore sia la sola persona, insieme con noi, capace di capire tutta la stupidità di tutti gli altri, e la ragionevolezza e la profondità dei nostri pensieri.”
“Ognuno si crede l'uomo giusto nel posto sbagliato.”
“Io non mi considero qualcosa di particolare: io mi considero unico.”
“Io faccio derivare ogni diritto e ogni legittimità da me stesso; io sono legittimato a fare tutto ciò che ho il potere di fare. Io sono legittimato a rovesciare Zeus, Yahweh, Dio, ecc., se sono capace di farlo; altrimenti, questi dèi avranno sempre più diritto e più potere di me.”
“Ogni essere superiore a me stesso, sia Dio o l'uomo, indebolisce il sentimento della mia unicità e impallidisce appena risplende il sole di questa mia consapevolezza. Se io fondo la mia causa su di me, l'unico, essa poggia sull'effimero, mortale creatore di sé che se stesso consuma, e io posso dire: Io ho fondato la mia causa su nulla.”
“Nessuno è così fallibile come quelli che sono sicuri di avere ragione.”