“Chi avrebbe mai pensato al dito indice come perno della comunicazione?”
“E' possibiletrasmettere ciò che si sente quando cade la notte e spuntano le stelle e uno è solo nell’immensità, e le verità della vita (la vitanotturna) iniziano a sfilare a una a una, come svanite o come se chi è lì sotto le stelle stesse per svanire?”
“Le parole praticavano più l’arte di nascondere che l’arte di svelare.”
“- Narratore: Quando pensa che stai morendo la gente ti ascolta veramente invece di...- Marla: Invece di aspettare il suo turno per parlare?- Narratore: Sì... sì.”
“Dovremmo sapere che nella vita non tutto è dicibile, e non tutto è esprimibile; e non dovremmo illuderci di potere spiegare i pensieri che abbiamo, e le emozioni che proviamo, con le sole parole chiare e distinte.”
“Non sono i libri che vi mancano, ma alcune delle cose che un tempo erano nei libri. Le stesse cose potrebbero essere diffuse e proiettate da radio e televisioni. Ma ciò non avviene. No, no, non sono affatto i libri le cose che andate cercando. Prendetele dove ancora potete trovarle, in vecchi dischi, in vecchifilm, e nei vecchiamici; cercatele nella natura e cercatele soprattutto in voi stessi. I libri erano soltanto una specie di veicolo, di ricettacolo in cui riponevamo tutte le cose che temevamo di poter dimenticare. Non c'è nulla di magico, nei libri; la magia sta solo in ciò che essi dicono, nel modo in cui hanno cucito le pezze dell'Universo per mettere insieme così un mantello di cui rivestirci. Naturalmente, non potevate sapere tutto ciò, così come non potete ancora comprendere che cosa io intenda precisamente quando dico tutto ciò.”