“Era ubbidito, eppure non ispirava né amore né timore, neanche rispetto. Ispirava disagio. Quella era la sensazione! Disagio. Non una sfiducia decisa — solo disagio — nient'altro. Non avete idea di quanto possa essere efficace una... una... simile capacità. Non aveva il genio dell'organizzazione, né dell'iniziativa, e neanche del comando.”
“È necessarioricordarsi che il Capo vince o perde sempre assieme alla sua squadra. Sono numerosi i Coach e i manager che attribuiscono una sconfitta alla scarsa concentrazione dei giocatori o alla loro negligenza sul campo. Dimenticando che nella sconfitta la responsabilità appartiene a chi è deputato a condurli.”
“La cosa più importante per chi fa Coaching è aiutare le persone a migliorarsi, piuttosto che limitarsi a impartire degli insegnamenti. Uno dei suoi più grandi vantaggi consiste poi nel fatto che, lavorando sul singolo, innalza il livello di prestazione di tutta la squadra.”
“Se i giocatori in campo non eseguono la partitura, la responsabilità è del Capo, perché i suoi compiti sono allenare, addestrare, preparare, istruire. E se non viene ascoltato la colpa è solo sua.”
“Per essere veramente grande, devi stare con la gente, non sopra di essa.”
“È letteratura allo stato puro, un genio della coreografia. Mi fa pensare ad Albert Speer, l'architetto del Terzo Reich, grande inventore di coreografie naziste. Speer aveva creato le seratenotturne per i leadernazisti che avevano la pancetta e con le sue coreografie le nascondeva. Ecco, Casaleggio è un genio della coreografia, ma meno geniale di Speer.”