“I migliori capi che ho avuto, in trent’anni di professione, avevano questa caratteristica: riuscivano a scoprire le qualità di ognuno, spesso prima dei diretti interessati. Li ho soprannominati «Dickens». Grandi speranze sui sottoposti, e spesso venivano esauditi. I capi meno bravi erano, invece, concentrati su se stessi: le qualità che sapevano valorizzare erano le proprie (talvolta neppure quelle). Li ho chiamati «Thackeray»: amavano allestire la loro Fiera delle vanità.”
“I Capi? Senz’anima e di mediocre intelletto, implacabili con i subalterni.”
“Il leader migliore in assoluto è quello di cui si conosce a malapena l'esistenza.”
“Un leader deve avere il coraggio di agire contro il parere di un esperto.”
“Egli [Pericle] era personaggio potente, per prestigio e lucida capacità di giudizio, assolutamente trasparente e incorruttibile, reggeva saldamente il popolo senza però violare la libertà e non si faceva guidare da esso più di quanto non lo guidasse lui, poiché non cercava di conseguire il potere con mezzi impropri e perciò non era costretto a parlare per compiacere l’uditorio. Il suo potere si fondava sulla considerazione di cui godeva. Quando si accorgeva che quelli – l’Assemblea – si abbandonavano a sconsiderata baldanza, li colpiva con le sue parole, portandoli allo sgomento, per ricondurli poi ad uno stato d’animo di rinnovato coraggio, se li vedeva in preda ad una paurairrazionale.”
“C'è sempre un posto ai vertici per l'uomo valoroso e impegnato.”