“Non solo provocare volontariamente sofferenze non necessarie, ma anche l’indifferenza nei loro confronti. È molto più facileesserecrudeli di quanto si potrebbe pensare.”
“Quanto sono distanti i pesci (o le vacche, o i maiali, o i polli) da noi nello schema della vita? È un abisso o un albero a determinare la distanza? Vicinanza e lontananza hanno qualche importanza? Se un giorno ci imbattessimo in una forma di vita molto più potente e intelligente della nostra, e che ci guardasse come noi guardiamo i pesci, quali argomentazioni sfrutteremmo per non farci mangiare?”
“Un animale che si accascia perché sta male e non è in grado di tirarsi su. Il che non comporta una grave malattia, proprio come quando è una persona a cadere. Un animale in quelle condizioni spesso non ha bisogno d’altro che acqua e riposo. Ma senza un minimo di attenzioni, soffrirà e morirà. Non ci sono statistiche attendibili sugli animali a terra (chi avrebbe interesse a renderle note?), ma le stime parlano di duecentomila bovini all’anno: un paio per ogni parola di questo libro.24 In fatto di benessere degli animali, il minimo che potremmo fare sarebbe eutanasizzarli. Ma costa soldi, e quegli animali sono inutili, per cui non ottengono né considerazione né pietà. Nella maggior parte degli stati americani è perfettamente legale (e perfettamente normale) lasciarli morire lentamente di stenti o gettarli vivi nelle discariche.”
“L’allevamento degli animali contribuisce al riscaldamento globale per un 40% in più rispetto a tutto il settore mondiale dei trasporti nel suo complesso; è la causa numero uno dei cambiamenti climatici.”
“Chiunque lasci intendere che esista una simbiosi perfetta tra l'interesse dell'allevatore e quello degli animali probabilmente sta cercando di venderti qualcosa (e non è fatta di tofu).”
“Quando mangiamo carne prodotta in allevamenti industriali viviamo, letteralmente, di corpi torturati. Sempre più, quel corpo torturato sta diventando il nostro.”