“Se una qualsiasi delle facoltà della nostra naturaumana deve esserechiamata più straordinaria del resto, penso sia la memoria. Sembra esserci qualcosa di più dichiaratamente incomprensibile nei poteri, insuccessi, diseguaglianze della memoria che in una qualsiasi altra delle nostre facoltà. La memoria è a volte così ritentiva, così servizievole, così obbediente per alcuni, per altri così sconvolgente e debole; e per altri ancora, così tirannica, così incontrollabile. Noi siamo, sicuramente, un miracolo per molti versi; ma i nostri poteri di ricordare e dimenticare sembrano essere peculiarmente al di sopra delle nostre possibilità di indagine.”
“Le parole che aprono i tuoi occhi al mondo sono spesso più facili da ricordare.”
“La memoria è una parte essenziale della coscienzaumana,dell’anima. La perdita dell’arte della memoria rappresenta una gravissima minaccia per la personalitàumana.”
- “Ho perso la memoria” – disse un giorno un anziano di cent’anni ad uno della sua stessa età.- “Hai perso cosa?” – chiese questi, ch’era sordo.- “Non lo ricordo più”.
“Un uomo di mondo, fattosi monaco, si confidò un giorno con l’abate Antonesimo.- Abba – gli disse – non riesco a dimenticare nulla della mia vita passata.- Mi sembra strano. Forse è perché non sai scegliere quello che devi dimenticare…”
“I monaci del deserto raggiungevano età ragguardevoli. Quando abba Eleuterio compì cent’anni, ebbe dei cedimenti di memoria. Un giorno, perdutosi nei vicoli di Damasco, avvicinò un viandante:- Scusa, amico, mi sai dire dove si trova abba Eleuterio?- Ma non sei tu abba Eleuterio?- Appunto. Vorrei sapere dove mi trovo.”