“È pazzesco ricordare che un secolo fa, improvvisamente, così per un nonnulla, dopo decenni di benessere e tregua d’armi, in un mondo che non sa più cosa sia la distruzione, la pace finisce e si comincia a uccidersi. E poi vivere così per cinque anni, nell’abbrutimento, sapendo che puoi solo ammazzare e che in ogniistante puoi morire... È chiaro che cose simili le decidono solo quelli che se ne fottono della gente. Ma quello che mi inquieta di più è che oggi nessuno se ne ricorda.”
“Il conflitto interno della volontà oggettivandosi in tutte queste idee si manifesta nella implacabile guerra di sterminio che si fanno a vicenda gli individui di quelle specie. Il teatro e l'oggetto di questa lotta è la materia, di cui gli avversari cercano di strapparsi a viva forza il possesso; è il tempo e lo spazio, la cui riunione nella forma di causalità costituisce propriamente la materia.”
“È stato il più orribile, perché abbiamo avuto tutto il peggio: due guerre mondiali, Hitler, Stalin, gli orrori dell'Olocausto, Pinochet, l'AIDS, la televisione. È stato un secolo disastroso.”
“Non vi sembra strano come i capi di stato parlino così tanto e bene di pace mentre si preparano alla guerra?”
“I tradimenti di guerra sono bambinate a confronto dei nostri tradimenti in tempo di pace. I nuovi amanti sono nervosi e teneri, ma rovinano ogni cosa perché il cuore è un organo di fuoco...”
“L'ordine regna a Varsavia.”