“L'unica cosa che possiamo chiedere a priori a un romanzo, senza esporci a un'accusa di arbitrarietà, è di essere interessante.”
“Ogni scrittore ha delle consuetudini. Georges Simenon scriveva un romanzo in ventun giorni, poi andava a donne. (Aneddoto raccontato da Enzo Biagi).”
“Temeva di non riuscire più a scrivere, cercava di riprodurre sempre le condizioni in cui era nato il primo romanzo. Ecco allora un rituale fatto di matite particolari, di tende tirate, di sveglie alle cinque di mattino, di whisky e di tè. Un capitolo al giorno per otto giorni. E dopo un breveriposo, tre giorni per le correzioni.”
“Scrivere non è una professione, ma una vocazione di infelicità.”
“La mia vita è stata una vita di libri e di caccia, tranne il tempo che ho speso come ambasciatore.”
“Scrivo in primo luogo per i bambini perché non pensano che la letteratura serva a cambiare il mondo. Solo gli adulti hanno idee così infantili.”