Non si tratta di riconoscere l’altro come un mio simile, ma della mia capacità di farmi simile all’altro. [...] Mi piacedefinire questo potere della comunicazione come "prossimità".
“Disprezzo più me stessa perché permetto a un altro essereumano di far crollare le mie sicurezze e penetrarle tanto facilmente da destabilizzarmi in questo modo.”
“Sei entrata nella mia vita in punta di piedi, quasi scusandoti della tua presenza.”
“Non è l’uomo a doversi definirefelice perché è riuscito a ottenere ciò che desidera. Ma sono le persone di cui si circonda che gli rammentano, attraverso le loro azioni, sentimenti e parole, quanto lui debba gioire della propria vita. E in questo momento, guardandomi intorno, tutto mi ricorda che sono davvero felice.”
“Alla fine, sono le relazioni tra le persone quelle che dannovalore alla vita.”
“Se ognuno facesse anche solo la metà di quello che pretende dagli altri, vivere sarebbe una gioia.”