“Non c'è dolore più grande della perdita della terra natia.”
“L'esilio, per nessun altro motivo se non la comodità, sarebbe l'ultima sconfitta, senza nessun seme di futura vittoria in esso.”
“Molti amici in prigioni e negli esiliscontano il Novecento anche per me. Nell'orecchio è rimasto qualche sparo vicino.Alla mano basta una sera per dimenticare, al resto di me no. ”
“Se i Sinopi mi hanno condannato all'esilio, io li condanno a restare in patria!”
“So come gli uomini in esilio si nutrano con sogni di speranza.”
“Io avevo scelto il silenzio. Avevo scelto l’esilio. Perché in America, è giunta l’ora di gridarlo chiaro e tondo, io ci sto come un fuoriuscito. Ci vivo nell’auto-esiliopolitico che contemporaneamente a mio padre mi imposi molti anni fa. Ossia quando entrambi ci accorgemmo che vivere gomito a gomito con un’Italia i cui ideali giacevano nella spazzatura era diventato troppo difficile, troppo doloroso, e delusioffesi feriti tagliammo i ponti con la gran maggioranza dei nostri connazionali. Lui, ritirandosi su una remota collina del Chianti dove la politica alla quale aveva dedicato la sua vita di uomo integerrimo non arrivava. Io, vagando per il mondo e poi fermandomi a New York dove tra me e la politica di quei connazionali c’era l’Oceano Atlantico.”