“Vedesti il mare, o esule? Vedesti il lavoroeterno ed alterno dell'onda coll'onda? Così è dell'uomo: è perseguito dall'infinito, è sbattuto all'infinito. Oh fortunato se sopra il suo capo vede brillare una stella!”
“Chi tra gli uomini può vagare negli abissi marini come se passeggiasse in un giardino?”
“La musica del mare si ferma sulla riva o nel cuore dell'uomo che ascolta?”
“Il mare insegna ai marinai dei sogni che i porti assassinano.”
“Con la mancanza di sonno e con molta intelligenza sono cresciuto un po' pazzo, penso, come tutti gli uomini che vivono sul mare molto vicini gli uni agli altri, e così vicini tuttavia a tutto ciò che è mostruoso sotto il sole e sotto la luna.”
“Alcuni fra i pescatori più giovani, di quelli che usavano gavitelli come galleggianti per le lenze e avevano le barche a motore, comprate quando il fegato di pescecane rendeva molto, ne parlavano come di el mar al maschile. Ne parlavano come di un rivale o di un luogo o perfino di un nemico. Ma il vecchio lo pensava sempre al femminile e come qualcosa che concedeva o rifiutava grandi favori e se faceva cosestrane o malvagie era perché non poteva evitarle. La luna lo fa reagire come una donna, pensò.”