“Alcuni fra i pescatori più giovani, di quelli che usavano gavitelli come galleggianti per le lenze e avevano le barche a motore, comprate quando il fegato di pescecane rendeva molto, ne parlavano come di el mar al maschile. Ne parlavano come di un rivale o di un luogo o perfino di un nemico. Ma il vecchio lo pensava sempre al femminile e come qualcosa che concedeva o rifiutava grandi favori e se faceva cosestrane o malvagie era perché non poteva evitarle. La luna lo fa reagire come una donna, pensò.”
“Sul lato esterno delle Vesterålen hanno una parola tutta loro per indicare il suono del mare che arriva dalla finestra della camera da letto in una mite notte d'estate lambendo dolcemente la battigia: sjybardurn.”
“Chi può distinguere il mare da ciò che vi si riflette? O dire dove finisce la pioggia e comincia la malinconia?”
“Il mare era cosí trasparente che la mia ombra si disegnava sul fondo sabbioso; avevo l’impressione di essere diventato una nuvola che vagava in cielo.”
“Solo sul mare si è davvero liberi.”
“Gli abitanti del mediterraneo, che non pensano in modo chiaro, hanno però la vista acuta.”