“Gli studenti che protestavano in piazza portavano i capelli corti e i giubbotti da collegiali americani: piacevano persino ai giornali, i pacifici ragazzi dell’85, forse perché, a differenza dei barbuti autonomi e indiani metropolitani che li avevano preceduti, non scandivano slogan inneggianti alla vittoria del proletariato, e non si picchiavano con la polizia.”
“Gli insegnanti devono amare con curiosità antropologica quella tribù di alunni che ogni mattina si trovano di fronte.”
“In cosa consiste una definizione soddisfacente? Per il filosofo e lo studioso, una definizione è soddisfacente se è pertinente alle cose che definisce e solo a quelle; ecco quanto richiede la logica. Ma nell'insegnamento non è così: una definizione è soddisfacente solo se lo studente la comprende.”
“Una scuola dove gli studenti si facessero le regole sarebbe una scuolatriste.”
La parola magica è “vomitare”. Pronunciatela e vi farà uscire dalla classe più velocemente di qualsiasi altro trucco.
“Vorrei ricusare un voto che la maestra mi ha dato nell'ultimo tema: guardi, uno '0 meno'! Questo non è un voto... questo è sarcasmo!”