“Questi sono pazzi” è la frase che viene alle labbra ogni volta che si studia una dottrina filosofica o letteraria, o la storia: l’imperatore che fece frustare il mare, la ghiandola pineale, la teoria che un gatto possa essere contemporaneamente vivo e morto, le cavalcate sulla luna dove dentro fiale c’è il succo dei cervelli degli uomini impazziti, un coro di mummie che canta a mezzanotte, le monadi “senza porte e finestre”, e poi il grande teoricopolitico che suggerisce di invitare i tuoi avversari a cena e poi strangolarli... Personaggi molto considerati che s’impiccano uno dopo l’altro, divorano i figli, scopano la madre, si avvelenano credendo di resuscitare, il più è il meno, gli ultimi saranno i primi, essere vivi o esseremorti è la stessa cosa eccetera.
“Il mondo può benissimo fare a meno della letteratura. Ma ancor di più può fare a meno dell'uomo.”
“[L'opera di Camus] Ci offre la promessa di una letteratura classica, senza illusioni, ma piena di fiducia nella grandezza dell'umanità; dura, ma senza inutile violenza appassionata ma riservata... una letteratura che si sforza di descrivere la condizione metafisica dell'uomo pur partecipando pienamente ai movimenti della società.”
“Quando leggo nel mio Plutarco le vite degli uominigrandi, mi viene a schifo questo secolo parolaio.”
“Chi non conosce Heinrich Heine, non conosce la letteratura tedesca.”
“In letteratura, disprezzare le cose cattive è un dovere verso quelle buone.”