“Questi sono pazzi” è la frase che viene alle labbra ogni volta che si studia una dottrina filosofica o letteraria, o la storia: l’imperatore che fece frustare il mare, la ghiandola pineale, la teoria che un gatto possa essere contemporaneamente vivo e morto, le cavalcate sulla luna dove dentro fiale c’è il succo dei cervelli degli uomini impazziti, un coro di mummie che canta a mezzanotte, le monadi “senza porte e finestre”, e poi il grande teoricopolitico che suggerisce di invitare i tuoi avversari a cena e poi strangolarli... Personaggi molto considerati che s’impiccano uno dopo l’altro, divorano i figli, scopano la madre, si avvelenano credendo di resuscitare, il più è il meno, gli ultimi saranno i primi, essere vivi o esseremorti è la stessa cosa eccetera.
“C’è una letteratura per quando ti annoi. Abbondante. C’è una letteratura per quando sei calmo. La letteratura migliore.”
“Il mondo della letteratura è terribile, oltre che ridicolo.”
“Non so niente della letteratura di oggi. Da tempo gli scrittori miei contemporanei sono i greci.”
“Ignoro se la musica sa disperare della musica e se il marmo sa disperare del marmo, ma la letteratura è un'arte che sa profetizzare il tempo in cui non avrà più parole, che sa accanirsi contro la sua stessa essenza, amare la propria distruzione e corteggiare la sua morte.”
“L'originale non è fedele alla traduzione. (riferito alla traduzione che W.E. Henly fece del 'Vathek' di William Beckford).”