“Siamo responsabili di quello che ci succede? Quello che ci succede ha sempre a che vedere con quello che siamo?”
“Una volta indebolite le ideologie, i dogmi, i precetti, lasciandoli diventare labili e intercambiabili con molti altri, a seconda della volontà delle masse, una sola cosa rimane più forte di prima, tanto da apparire necessaria perfino ai sudditi: la struttura del potere, che deve appunto sorvegliare il disordine e costringerlo nella direzione giusta.”
“L'Aids che cos'è se non una costruzione sociale? È una malattia che si contrae soltanto per contatto diretto con sangue infetto. Diretto significa: sangue con virus. Sui trecento malati di Aids, ci sono 11 (undici) casi di persone che sono state sottoposte a trasfusione. Tutti gli altri sono omosessuali di sessomaschile (che possono essere bisessuali e soltanto in questo caso e sempre che abbiano rapporti che causino lacerazioni possono contagiare un partnerfemminile); omosessuali che sono anche tossicodipendenti, sempre di sessomaschile.”
“Laddove tutti sono «uguali» (o vengono costretti a sembrare uguali) la passività dei sudditi è assicurata, ma è assicurata anche l’assoluta debolezza della società.”
“Andrai nella tua banca ogni mattina, che è la tua chiesa, e quei pochi soldini che non hai impiegato nella corruzione, li verserai lì, nelle mani dei nuovi inquisitori-poliziotti di banca ai quali confesserai «quante volte» hai usato le tue monetine, così che il governo possa controllare se davvero le adoperi soltanto per mangiare.”
“La conclusione delle sue prediche contro la sodomia è sempre la stessa: «Tutti coloro che non vivono spiritualmente in castità e non hanno moglie, cacciateli dalla terra, privateli deli offizii, che danno a intendere a ciascuno che sono camera di Sodoma e d’oziosità… così gridò il trombetto, il trombetto di Dio: al fuoco, al fuoco, ardino di fuoco e di zolfo tutti i sodomiti di Firenze!”