“Se dovessimo considerare l’amore tenendo conto dei nostri impegni, chi ci si arrischierebbe? Chi ha tempo di essereinnamorato? Eppure, si è mai visto un innamorato non avere tempo per amare? Non ho mai avuto tempo di leggere, eppure nulla, mai, ha potuto impedirmi di finire un romanzo che mi piaceva.”
In fatto di lettura, noi “lettori” ci accordiamo tutti i diritti, a cominciare da quelli negati ai giovani che affermiamo di voler iniziare alla lettura.1) Il diritto di non leggere.2) Il diritto di saltare le pagine.3) Il diritto di non finire un libro.4) Il diritto di rileggere.5) Il diritto di leggere qualsiasi cosa.6) Il diritto al bovarismo.7) Il diritto di leggere ovunque.8) Il diritto di spizzicare.9) Il diritto di leggere a voce alta.10) Il diritto di tacere.
“Il tempo per leggere? Ce l’ho in tasca!” Alla vista del libro che estrae (Leggende d’autunno, di Jim Harrison) Calze Inglesi approva, pensoso: “Sì… quando si compra una giacca, l’importante è che le tasche siano del formato giusto!”
“L'uomo costruisce case perché è vivo ma scrive libri perché si sa mortale. Vive in gruppo perché è gregario, ma legge perché si sa solo. La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun'altra, ma che nessun'altra potrebbe sostituire.”
“Più leggevamo, più in effetti ci sentivamo ignoranti, soli sulla riva della nostra ignoranza, e di fronte a noi il mare.”
“Prima vagavo come diversivo. Ora vago seriamente e mi siedo e leggo come diversivo.”