“Il lenzuolo si è gonfiato. Dapprima senza ostentazione, brezzamarina, regolare dolcezza degli alisei, tonda vela nel cuore del Pacifico, il lenzuolo si gonfiava, prese le dimensioni di una mongolfiera, quindi una deflagrazione scagliò Angelin due passi indietro. Dopodiché si udì la tromba. Il mio malato scoreggiava! Ecco cosa succedeva. Finalmente cacciava fuori l’aria, perdio! Tutta in una volta. La scoreggia del secolo! La tromba della carica. Un mese di uraganoliberato! Sturato! Salvo! La tromba lasciò il posto alla trombetta, che si fece oboe, l’oboe si affinò in flauto, il flauto si assottigliò in piffero, il tutto in tante piacevoli circonvoluzioni consentite dai sei metri e cinquanta di intestino collegati a un grosso colon che si sfoga.”
“Donne e scoregge scappano anche se non vuoi.”
“Sapevo come apprezzare una bella scoreggia, che fosse mia o di qualcun altro.”
“Il povero Ambrosini diceva che certe diatribe possono esser risolte solo con l'atto fisico: il peto, il rutto e così via.”
“Mr Grey è il mago delle maialate sotto le lenzuola. Anche il Gigio. Il guaio è quando sventola le lenzuola per disperdere i gas.”
“La scoreggia non lo scoraggia!”