“Triste il mio spirito, un tempo innamorato della lotta,la Speranza, il cui sprone attizzava il tuo ardore,non ti vuole più cavalcare! Distenditi senza pudore,vecchio ronzino che inciampa a ogni ostacolo.”
“La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte. Non fanno onore alla propria vita, la pisciano via. La cagano fuori. Muti idioti. Troppo presi a scopare, film, soldi, famiglia, scopare. Hanno la testa piena di ovatta. mandano giù Dio senza pensare, mandano giù la patria senza pensare. Dopo un po' dimenticano anche come si fa a pensare, lasciano che siano gli altri a pensare per loro. Hanno il cervello imbottito di ovatta. Sono brutti, parlano male, camminano male. Gli suoni la grande musica dei secoli ma loro non sentono. Per molti la morte è una formalità. C'è rimasto ben poco che possa morire.”
Man mano che il vizio prende piede, le altre cose alle quali si interessava l'intossicato si svuotano d'ogni importanza. La vita si riduce alla droga; una dose, e già si guarda con ansia a quella successiva, ai “nascondigli” e alle “ricette”, agli “aghi” e alle “pompette contagocce”.
“A forza di sopravvalutare la vita nessuno la vive più, la conserva sotto spirito e ogni suo sforzo vitale sta nello spostare la data di scadenza falsificando l’etichetta. Di gustarla non gli viene neanche in mente.”
“C'è chi crede che amare sia giurarsi l'eternoper lasciarsi appassire quando arriva l'invernodire tante parole e non capirne mai il senso.”
“La massa dei mortali è fatta di sonnambuli, e all'ordine non conviene mai che escano dal sonno, perché diventerebbero ingovernabili.”