“Una lettera, nel momento in cui la infili nella busta, cambia completamente. Finisce di essere mia, diventa tua. Quello che volevo dire io è sparito. Resta solo quello che capisci tu.”
“Se l’icona di una nuova mail o di un nuovo messaggio appare sul tuo pc, qualcuno nel mondo là fuori sta pensando a te.”
“Una lettera minatoria non l'ho mai scritta perché non conosco nessun minatore.”
“- Antonio Caponi: Giovanotto, carta, calamaio e penna, su! Scriviamo!...dunque, hai scritto?- Peppino Caponi: Eh, un momento, no?- Antonio Caponi: E comincia, su!- Peppino Caponi: [Fra sé e se'] Carta, calamari e penna...”
“[rivolto a Peppino]- Antonio Caponi: Non mi far perdere il filo... vi consolate dal dispiacere che avreta, che avreta, che avreta, già è femmina e va al femminile, perché lo dovete lasciare.- Peppino Caponi: Non so... perché che?- Antonio Caponi: Che è non so? 'Perché' è aggettivo qualificativo.”
“[rivolto a Peppino]- Antonio Caponi: Sei pronto? Avanti scrivi, incomincia: 'Signorina...- Peppino Caponi: Dove sta la signorina?- Antonio Caponi: Ma che, è entrata una signorina? Va' avanti, animale, 'signorina' è l'intestazione autonoma della lettera.”