“- Antonio Caponi: Giovanotto, carta, calamaio e penna, su! Scriviamo!...dunque, hai scritto?- Peppino Caponi: Eh, un momento, no?- Antonio Caponi: E comincia, su!- Peppino Caponi: [Fra sé e se'] Carta, calamari e penna...”
“Scrivere un romanzo è l’unicapossibile teoria sullo scrivere. Tutto il resto riguarda o il leggere o è gettone di presenza.”
“Prima di tutto dimentica l'ispirazione. L'abitudine è più affidabile. L'abitudine ti sosterrà sia che tu sia ispirato o no. L'abitudine ti aiuterà a rifinire e lucidare le tue storie, l'ispirazione no. L'abitudine è la costanza messa in pratica.”
“Scrivere è una delle poche professioni in cui puoi psicoanalizzare te stesso, sbarazzarti delle ostilità e delle frustrazioni in pubblico, ed essere pagato per farlo.”
“Uso spesso il computer per comporre, ma in genere le idee migliori mi vengono mentre cammino per la strada. E devo stare attento a imboccare strade semi-deserte per non essere preso per pazzo dai passanti.”
“Io ho delle regole ferree su chi debba leggere i miei lavori non appena scritti: soltanto il mio editore, il mio agente e chiunque riesce a salvarmi da una morte certa!”