Non ho paura. Ormai mi chiamano mafiosi e familiari di mafiosi per parlare, se vedessi la rubrica sul mio telefono è piena di numeri segnati come "mafioso 1", "mafioso 2", "mafioso 3".
Julian Assange non è un "giornalista" più di quanto il "direttore" di al-Qaeda della nuova rivista in linguainglese "Inspire" sia un "giornalista". E' un anti-americanooperativo, con le mani sporche di sangue.
“Chi mi conosce sa che non ho mai amato i giornalisti martiri.”
“Cerco di mentire il più possibile durante le interviste. E' psicologia inversa: se dico bugie, scriveranno la verità.”
“A volte dico bugie, soprattutto riguardo alla mia vita personale. Non ci vedo alcun problema.”
“La nostra missione è dire la verità ai potenti!”