La suora che sovrintende alla casa di un potenteporporato, sublimata da fortedevozione mariana, prega spesso così: "Madonnina mia, te l'ho detto tante volte: non sceglierti gli ignoranti e i piccoli quando devi apparire agli uomini per dare i tuoi messaggi. Se continui così, sarai sempre contestata come a Fatima e a Medjugorie. Prova invece qualche volta a rivelarti a qualche grande prelato della Chiesa, per esempio al mio cardinale! Lui attraverso 'Telepace' farebbe sapere a tutto il mondo ogni messaggio che tu gli voglia affidare. Quel che Gesù gli direbbe all'orecchio, lui lo andrebbe a dire subito sui tetti, ricetrasmesso in TV dalle migliori antenne. Nessun altro si permetterà di dubitare della soprannaturalità di così infallibile apparizione. Amen e così sia!".

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“Tarquinio il Superbo per impossessarsi di Gabi, una città che sorgeva tra Roma e Preneste, mandò il figlio Sesto presso i gabini. Questo ottenne tanto favore e simpatia che i gabini ritennero che fosse un condottiero mandato loro per grazia divina. E Sesto: Quando vide di essere abbastanza forte per potere prendere l’iniziativa, mandò uno dei suoi fidi a Roma per chiedere al padre che cosa dovesse fare, dal momento che gli dei avevano concesso di poter disporre tutto a Gabi. A questo ambasciatore il re non diede alcuna risposta, forse, penso, poiché non era certo della sua fedeltà; ma pensoso andò nel giardino della reggia, seguito dal messaggero del figlio; e passeggiando in silenzio si racconta che troncasse con un bastone le teste più alte dei papaveri. Il messo, stancatosi di chiedere e di aspettare inutilmente risposta, ritenendo la sua missione vana, ritornò a Gabi; riferì quel che aveva detto e quel che aveva visto, dicendo che il re, o per rabbia o per odio o per il suo caratteresuperbo, non aveva detto parola. Sesto quando capì che cosa volesse il padre e che cosa gli ordinasse con il suo silenzio enigmatico, eliminò i cittadini più in vista della città, alcuni accusandoli davanti al popolo, altri facendo leva sull’odiopopolare che si erano attirati. Molti furono uccisi in pubblico, altri contro cui non riusciva a trovare una plausibile accusa, furono uccisi segretamente. A qualcuno fu permesso di lasciare volontariamente la città, altri furono esiliati e gli averi degli assenti furono divisi come quelli degli uccisi.”

~ Cit. Tito Livio




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