“Possibile che a 16 anni sei convinto che la vita sia la scuola e la scuola sia la vita? Che l'inferno siano i prof. e il paradiso i giorni di vacanza? Che i voti siano il giudizio universale? È possibile che a 16 anni il mondo abbia il diametro del cortile della scuola?”
“Sterile d'anima è oggi chi coscientemente procrea, arido chi dà creature a un deserto ben più crudele di quello dei nomadi semiti, che poteva ancora miracolosamente fiorire. E disumano e colpevole chi consegna i suoi figli alla violenza che è la Scuola, col pretesto veramente ignobile che, in caso contrario, non saprebbe dove metterli e in che cosa occuparli.”
“Solo la scuola è sinonimo di futuro. Non dimentichiamo che le scuole sono i posti dove da grandi si torna per andare a votare: ed è qualcosa di più di un fatto simbolico. Le scuole, pubbliche e di qualità, sono fondamentali perché altrimenti è inutile riempirsi la bocca della parola «merito», ripetere demagogicamente che il merito va premiato. Perché il merito nasce dalla possibilità di esserecostruito, è un fatto relazionale, dipende dal contesto, dal punto di partenza. Senza pari opportunità di partenza si finisce solo con il premiare chi c’è già, chi è già in prima fila, o al massimo in seconda. Degli altri si perdono le tracce.”
“Per ciascun uomo, l'apprendimento dovrebbe essere un processo che continua per tutta la sua vita. Dobbiamo abbandonare, il più rapidamentepossibile, l'idea che la scuola sia in qualche modo limitata all'adolescenza. Come potrebbe essere così, in un mondo dove metà delle cose che un uomo conosce a vent'anni non sono più vere a quaranta - e metà delle cose che un uomo conosce a quaranta non erano state scoperte quando ne aveva venti?”
“La scuola consegue tanto meglio il proprio scopo quanto più pone l'individuo in condizione di fare a meno di essa.”
“Penso che sia scioccante che i quindicenni e i sedicenni lascino la scuolaincapaci di fare i conti e con la capacità di lettura di un bambino di quattro anni.”