“Oggi conosciamo solo anime individuali, rese asfittiche dall’incapacità di correlare la loro sofferenza quotidiana con il dolore del mondo.”
“Vogliamo renderci conto che le emozioni scoppiano nell’adolescenza quando i figli allentano, se non chiudono, la comunicazione in famiglia, e l’unico sbocco comunicativo resta l’ambiente scolastico che su queste emozioni deve lavorare? Anzi questo è il suo primo compito, perché senza emozione non si crea nessun interesse e senza interesse nessuna volontà di applicazione.”
“E' evidente che più la società si fa tecnologica, più si riducono i posti di lavoro. E paradossalmente quello che e' sempre stato il sogno più antico dell'uomo, la liberazione dal lavoro, si sta trasformando in un incubo.”
“In un certo senso l'amore è uno stato di passività (per questo si parla di passione) dove, per il tempo che siamo innamorati, non affermiamo la nostra identità, ma comodamente, la riceviamo dal riconoscimento dell'altro.”
“A differenza di Socrate, Gesù ha paura, non degli uomini che lo uccideranno, né dei dolori che precederanno la morte, Gesù ha paura della morte in sé, e perciò trema davvero dinanzi alla ‘grande nemica di Dio’ e non ha nulla della serenità di Socrate che con calma va incontro alla ‘grande amica’.”
“All’intellettualismo della razionalità tecnica corrisponde l’egoismo sul pianoetico, l’individualismo sul pianosociale e il narcisismo sul piano psicologico.”
“L’uomo non sa di esserefelice, ma si sente felice.”
“La relazione tra giovani e adulti non è simmetrica, e trattare l’adolescente come un proprio pari significa non contenerlo, e soprattutto lasciarlo solo di fronte alle proprie pulsioni e all’ansia che ne deriva.”
“Chi tra gli insegnanti è consapevole che gran parte dell’apprendimento dipende non tanto dalla buona volontà, quanto dall’autostima che innesca la buona volontà?”
“I giovani cercano i divertimenti perché non sanno gioire. Ma la gioia è innanzitutto gioia di sé, quindi identità riconosciuta, realtà accettata, frustrazione superata, rimozione ridotta al minimo.”
“Infine resta la vita, e il sapere lo strumento per meglio esprimerla.”
“Quel che è saltato nella nostra attuale società è il concetto di limite. E in assenza di un limite, il vissuto soggettivo non può che essere di inadeguatezza, quando non di ansia, e infine di inibizione.”
“È noto che l’uomo non ha mai abitato il mondo, ma sempre e solo la descrizione che le varie epoche storiche si sono incaricate di dare al mondo.”
“La scuola deve fare qualcosa di più che evitare di spingere i giovani al suicidio. Essa deve creare in loro il piacere di vivere e offrire appoggio e sostegno in un periodo della loro esistenza in cui sono necessitati dalle condizioni del proprio sviluppo ad allentare i legami con la casa paterna e la famiglia. Mi sembra incontestabile che la scuola non faccia ciò e che per molti aspetti rimanga al di sotto del proprio compito, che è quello di offrire un sostituto della famiglia e di suscitare l’interesse per la vita che si svolge fuori, nel mondo. Non è questa l’occasione di fare una critica della scuola nella sua attuale struttura. Mi è tuttavia consentito di mettere l’accento su un singolo punto. La scuola non deve mai dimenticare di avere a che fare con individui ancora immaturi, ai quali non è lecito negare il diritto di indugiare in determinate fasi, seppur sgradevoli, dello sviluppo. Essa non si deve assumere la prerogativa di inesorabilità propria della vita; non deve essere più che un gioco di vita.”
“Il male non è tanto nei luoghi della città quanto nell’animo di questi giovani, dove famiglie dai genitoridistratti e scuole dai professoriannoiati hanno celebrato il loro fallimento.”