“Che cosa sogna un monaco come te? Il satori. Un attimo di grande chiarezza. L’attimo in cui sei al di sopra di tutto. Un attimo. E tu nemmeno per un attimo ci sei arrivato?”
“Ciò che è fuori è anche dentro; e ciò che non è dentro non è da nessuna parte.”
“Se avessi l’eloquenza degli uomini o degli angeli, ma parlassi senza amore, sarei come un gong che rimbomba o un cimbalo che tintinna. Se avessi il dono della profezia, se capissi tutti i misteri e conoscessi tutte le cose e se avessi la fede da muovere le montagne, ma non avessi l’amore, non sarei che un niente.”
“C’era, fra il colore della sua pelle e quello della sua tonaca, una profonda contraddizione, così come c’era in quella sua posizione, seduto per terra con le gambe incrociate. Sentivo in lui, così occidentale pur in panni così asiatici, qualcosa di stonato, di fuori posto, e mi immaginavo come un giorno, circondato da quei monaci, suoi confratelli solo di nome, a parlare una lingua che non è la sua, in un posto in cui non un suono o un odore è quello di casa, Chang Choub potrebbe sentirsi terribilmente solo, solo come mai, alla fine di una vita di cui avrebbe da chiedersi, come forse già gli capita di fare, se non l’ha spesa perseguendo la meta di altri, dietro un’illusione che non era nemmeno la sua.”
“Il caso è il destino?”
“La nostra vita quotidiana è piena di piccole luci che ci impediscono di vederne una più grande.”
“La «comunità internazionale» — questa strana, indefinibile accozzaglia di gente di tutti i colori, di tutte le misure, di tutte le lingue, che in comune aveva solo l’interesse a guadagnare, come rimborso spese di un giorno, quello che un cambogiano medio guadagnava in un anno, 150 dollari USA — voleva restare in Cambogia al costo di qualsiasi compromesso.”
“Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi. Sono in passioni come il desiderio, la paura, l’insicurezza. Lentamente bisogna liberarsene. Facciamo più quello che è giusto, invece di quel che conviene. Educhiamo i figli a essere onesti non furbi. È il momento di impegnarsi per i valori in cuoi si crede. Una civiltà si rafforza con la sua determinazionemorale molto più che con nuovearmi.”
“La regolasecondo me è: quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c'è più speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all'erta.”
“L'inizio è la mia fine e la fine è il mio inizio. Perché sono sempre più convinto che è un'illusione tipicamente occidentale che il tempo è diritto e che si va avanti, che c'è progresso. Non c'è. Il tempo non è direzionale, non va avanti, sempre avanti. Si ripete, gira intorno a sé. Il tempo è circolare. Lo vedi anche nei fatti, nella banalità dei fatti, nelle guerre che si ripetono.”
“Singapore mi irritava sempre di più. Non sopportavo questa società di bottegai arricchiti che potevano permettersi di tutto tranne che pensare. Mi davano noia la loro grettezza e la loro malriposta arroganza, il loro confondere il Prodotto Nazionale Lordo con il Quoziente di Intelligenza, il reddito medio pro capite con il progresso, il kitsch con il bello, la quantità con la qualità. Con fare provocatorio uno studente all’università mi aveva chiesto quanti piani avesse il grattacielo più alto in Italia.”
“Quello di cui hai paura è la paura e non gli aerei. Se vuoi non aver paura, devi volare. Siediti su un aereo convinto che niente succederà, e niente succederà.”
“Uno è com’è non solo per come nasce, ma per la vita che fa.”
“Se è vero che, col giornale di ieri, oggi ci si avvolge il pesce, è altrettanto vero che il giornalismo è alla base della storia.”
“L’America ci avvelena con la sua cultura globalizzata dell’ultramaterialismo, e l’America ci offre come antidoto la sua controcultura spirituale della new age. A noi tocca consumare: o l’uno o l’altro. Meglio ancora, tutti e due. L’irrazionale come soluzione allo strapotere della ragione elimina le ultime tracce di buon senso. E la fine del buon senso è la fine della libertà.”