“C’era, fra il colore della sua pelle e quello della sua tonaca, una profonda contraddizione, così come c’era in quella sua posizione, seduto per terra con le gambe incrociate. Sentivo in lui, così occidentale pur in panni così asiatici, qualcosa di stonato, di fuori posto, e mi immaginavo come un giorno, circondato da quei monaci, suoi confratelli solo di nome, a parlare una lingua che non è la sua, in un posto in cui non un suono o un odore è quello di casa, Chang Choub potrebbe sentirsi terribilmente solo, solo come mai, alla fine di una vita di cui avrebbe da chiedersi, come forse già gli capita di fare, se non l’ha spesa perseguendo la meta di altri, dietro un’illusione che non era nemmeno la sua.”

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Tratto dal Book Un indovino mi disse

Tiziano Terzani
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Nato 14 settembre 1938 a Firenze
Morto 28 luglio 2004 a Orsigna, PT

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