“Con voialtri si riesce a parlare solo se avete bevuto. Non avete dentro un briciolo di vita, di desiderio, di fuoco. Siete imbalsamati nella noia come in un bozzolo bagnato.”
“Nelle culture dove la gente vive con la paura della morte, chi è colpito da un lutto si veste di nero per allontanarla, isolarla, limitarla al defunto. Ma dove la morte è considerata solo una forma diversa, un diverso aspetto dell’esistenza, chi è colpito dal lutto si veste di bianco e di bianco veste anche il morto: lì il bianco è il colore dell’accettazione, del consenso, della rassegnazione al destino.”
“Potere è serietà: nei rapporti con il poteresorridere è un’indelicatezza, dimostra mancanza di rispetto.”
“Possedere significa sbandierarlo ai quattro venti, chiamare gente a raccolta perché veda e ammiri fino a farsi uscire gli occhi dalla testa. E infatti, sotto gli occhi di una folla sempre più ostile, la nuova classe ostenta una dolce vita iraniana di una sfrenatezza, di un’avidità e di un cinismo senza limiti, che finiranno per provocare un incendio nel quale quella classe perirà insieme al suo protettore e inventore.”
“Il fatto di appartenere a una certa civiltà non ci rende automaticamente immuni dalla minaccia del male. Il male è dentro di noi, il male sta dietro l’angolo.”
“Scrivere era rischioso e, in sostanza, lo scrivere non stava tanto in ciò che si pubblicava, quanto nelle sue conseguenze.”
“Entrando nel XXI secolo si assiste alla nascita di un concetto di stato e di un sistema politico completamente nuovi.”
“Il volto della guerra non è comunicabile. Né con la penna, né a voce, né con la macchina da presa. La guerra è una realtà solo per chi sta conficcato tra le sue sporche, disgustose e sanguinolente interiora. Per gli altri è solo una pagina di libro, un’immagine sullo schermo.”
“Viviamo in un mondo multiculturale sapendo ben poco gli uni degli altri.”
“Siamo sei miliardi di individui che vivono in decine di culture, religioni e linguediverse, con migliaia di interessi, scopi, desideri e bisogni diversi. Questa società planetaria non possiede una comune scala di valori né una comune autorità che la sovrasti. Alla sua testa non c’è nessuno. Ed è talmente carica di emozionicontrastanti, che usare il linguaggio del terrore e dell’odio è come giocare con il fuoco vicino a un barile di polvere da sparo. ”
“In casi di partenze improvvise non ci si portano dietro né l’opera immortale né il romanzetto d’evasione, per la semplice ragione che la carta pesa.”
“Il furto era un modo, certo sgradevole, di livellare le disuguaglianze. Era una cosa buona che i ladri mi derubassero. Anzi, da parte loro era un gesto amichevole, un modo di dirmi che ero utile a qualcosa e che quindi mi accettavano.”
“Per conoscere se stessi bisogna conoscere gli altri: gli altri sono lo specchio nel quale ci vediamo riflessi. Sa che per capire meglio se stessi bisogna comprendere meglio gli altri, confrontarsi e misurarsi con essi.”
“Un popolo oppresso da un despota e ridotto al ruolo di oggetto cerca un rifugio, un luogo dove nascondersi, barricarsi, essere se stesso. È l’unico modo per mantenere la propria identità e perfino la propria normalità. Non potendo emigrare nello spazio, il popolo intraprende una migrazione nel tempo e fa ritorno a un passato che, paragonato ai dolori e ai pericoli della realtà circostante, gli appare come un paradiso perduto. Trova rifugio in usanze antiche: tanto antiche, quindi tanto sacre, che il potere non osa combatterle. Accade così che, sotto il tappo della dittatura, contro e malgrado il suo volere, si assiste a una progressiva rinascita di costumi, simboli e credenze di una volta, caricati di un significato nuovo e provocatorio. Il processo comincia in modo vago, spesso clandestino ma, viavia che la dittatura si fa più insopportabile e opprimente, aumenta di peso e portata. Certuni vi vedono una regressione verso il Medioevo. Può darsi. Di solito, però, questo è il modo scelto dal popolo per esprimere la propria opposizione. Il potere si presenta come simbolo di modernità e progresso? E noi gli facciamo vedere che coltiviamo altri valori. Si tratta, più che del desiderio di recuperare il perduto mondo ancestrale, di una contrapposizione politica. Appena la vita migliora, la vecchiausanza perde immediatamente la sua valenza emotiva per tornare a essere quello che era: solo una formula rituale.”
“Continua l’invasione di cinesi e giapponesi in Africa e nell’America Latina. Incontro spesso personeimportanti – uomini di mondo – che non vanno mai in Occidente, nel mondo sviluppato. Ultimamente sono stato a São Paulo, dove mi ha sorpreso il numero dei quartieri giapponesi. Non ci rendiamo conto del miscuglio etnico esistente nell’ambito del Terzo mondo. Nel solo Brasile, il magnifico Brasile, è in atto uno straordinarioincontro fra le più diverseculture, civiltà e religioni. Non ci rendiamo conto di quanto siano interessanti le idee che nascono al di fuori dei tradizionali centri di pensiero. Non abbiamo accesso agli affascinanti periodici sociologici e antropologici pubblicati in America Latina, non sappiamo quanto siano interessanti i giornali che escono in Egitto e in India. Nessuno li registra, nessuno vi presta attenzione. Per la nostra mentalità, per il nostro modo di vedere, tutto quel grande mondopulsante denso di incontri e di scambi non esiste.”