“Siamo sei miliardi di individui che vivono in decine di culture, religioni e linguediverse, con migliaia di interessi, scopi, desideri e bisogni diversi. Questa società planetaria non possiede una comune scala di valori né una comune autorità che la sovrasti. Alla sua testa non c’è nessuno. Ed è talmente carica di emozionicontrastanti, che usare il linguaggio del terrore e dell’odio è come giocare con il fuoco vicino a un barile di polvere da sparo. ”
“Nome o corpo: quale ti è più caro? Corpo o beni: quale conta di più? Guadagno o perdita: quale t’affligge di più? Perché, più si risparmia, più si spende; più si accumula, più si perde.”
“Oggi ripetiamo che non ci sono più valori. Al contrario ce ne sono troppi... Forse è proprio questa l’altra faccia del relativismo postmoderno. L’inflazione di valori annacquati li rende inefficaci, e in questo modo si va verso l’ascesa dell’insignificanza. Senza legittimazione fondata su valori condivisi, rimangono soltanto i rapporti di forza, la realizzazione del mito originario dell’Occidente moderno: homo homini lupus.”
“Il male assoluto del nostro tempo è di non credere nei valori. Non ha importanza che siano religiosi oppure laici. I giovani devono credere in qualcosa di positivo e la vita merita di esserevissuta solo se crediamo nei valori, perché questi rimangono anche dopo la nostra morte.”
“Spetta a ogni individuo il compito di costruire la propria scala di valori e cercare di attenersi a quella, non al fine di ottenere un compenso in terra o in cielo, ma con l’obiettivo di godere ora per ora, giorno per giorno, della straordinaria esperienza di vivere.”
“Il corpo può morire. Ma restano i messaggi che abbiamo mandato in vita. Perciò il mio messaggio è questo: credete nei valori.”