“Possedere significa sbandierarlo ai quattro venti, chiamare gente a raccolta perché veda e ammiri fino a farsi uscire gli occhi dalla testa. E infatti, sotto gli occhi di una folla sempre più ostile, la nuova classe ostenta una dolce vita iraniana di una sfrenatezza, di un’avidità e di un cinismo senza limiti, che finiranno per provocare un incendio nel quale quella classe perirà insieme al suo protettore e inventore.”