“La felicità consiste nel poter dire la verità senza far mai soffrire nessuno.”
“Sospettare sempre che gli altri siano mossi da uno scopo, da un interesse, invece che da un sentimento, è un bruttosegno.”
“Non c'è più nessun dubbio ormai che discendiamo dalle scimmie. Il guaio è che non siamo più capaci di risalire fino a loro.”
“Amelia, ma che cosa siamo venuti a fare qui? Ma siamo stati proprio due matti…”
“Telespettatori ... tieh!”
“Fino a diciotto anni l'amore l'ho fatto nei sogni. Poi una volta, ma solo a metà... in una casa di via Mattera... La sera vomitai. Da qual momento non mi è accaduto più. Né nei sogni, neanche solo a a metà. Ogni volta che imboccavo quel vicolo mi prendeva come un senso di vomito, come se avessi avuto il mal di mare. E nello stesso tempo ero innamorato, innamorato ma di tutte le donne, come un pazzo.”
“Ho vissuto ogni giorno come se fosse una brutta copia, una prova. Ho avuto tutto e niente.”
“In sogno vedevo mia madre, sentivo la sua voce e per la prima volta dopo tanti, tanti anni, non ho sentito il peso della mia coscienza.”
“La memoria è l'unica cosa che non si riesce a trasmettere.”
“Quanto siete arcaici quando fate i moderni!”
“Vedrai come il tempo muta, oltre al viso, la struttura stessa del nostro essere.”
“Spazio e tempo sono una convenzione filosofica! Regole stipulate fra gli uomini socialmente evoluti per intendersi meglio. Per esempio oggi è martedì… tutti gli essere umani di questo pianeta sono d'accordo su questa convenzione.”
“- Guido: Eminenza, io non sono felice.- Cardinale: Perché dovrebbe esserefelice? Il suo compito non è questo. Chi le ha detto che si viene al mondo per essere felici?”
“- Marcello: Sa qual è il suo guaio? Di avere troppi soldi!- Maddalena [togliendosi gli occhiali da sole]: E il tuo di non averne abbastanza! Hm... intanto eccoci qua tutti e due!- Marcello: Questo non è mica un guaio: siamo rimasti così in pochi ad essere scontenti di noi stessi.”
“- Il divo: Se invece di duecentocinquanta ti dessi trecentomila al mese, che scriveresti di me?- Marcello: Che sei Marlon Brando.- Il divo: E se ti dessi quattrocentomila?- Marcello: John Berryman.- Il divo: E un milione?!- Marcello: Dammi il milione, poi te lo dico.”