“Dimentichiamo troppo in fretta le cose che pensavamo di non poter mai dimenticare.”
“Consideravamo ancora felicità e salute, amore e fortuna e figli bellissimi dei semplici doni comuni.”
“La paura non è per ciò che è andato perso. Ciò che è andato perso è già murato in una parete. Ciò che è andato perso è già chiuso dietro porte sbarrate. La paura è per ciò che c’è ancora da perdere.”
“Sognava la propria vita. Morì, piena di speranze.”
“Credevo di poter perpetuare la presenza delle persone, di averle accanto a me, conservando i loro ricordi, le loro «cose», i loro totem.”
“Io scrivo unicamente per scoprire cosa sto pensando, a cosa sto guardando, ciò che vedo e ciò che significa. Ciò che voglio e ciò che temo.”
“Non siamo in grado di contemplare la morte, o la malattia, o anche solo l’invecchiamento dell’altro.”
“Gerardo incarna molti dei difetti di questa parte del mondo, il maschilismo alquanto velleitario, la sconsolante suscettibilità, la convinzione che la sua ascendenza dev’essere per forza aristocratica.”
“Soffermarsi sul passato porta allo squilibrio mentale e alla demenza.”
“Charlotte avrebbe definito la propria storia una vicenda di passioni. ”