“Seggendo in piuma,in fama non si vien, né sotto coltre;senza la qual chi vita sua consuma,cotal vestigio in terra di sé lascia,qual fummo in aere e in acqua la schiuma.”
“I diritti della monarchia, i cieli e le acque di Flegetonte (gli inferi) visitando cantai finché volsero i miei destini mortali.Poiché però la mia anima andò ospite in luoghi migliori, ed ancor più beata raggiunse tra le stelle il suo Creatore, qui sto racchiuso,(io) Dante, esule dalla patria terra, cui generò Firenze, madre di poco amore.”
“E chi avesse voluto conoscere Amore, fare lo potea mirando lo tremare degli occhi miei.”
“Amor, ch'a nullo amato amar perdona.”
“Quanti si tengono or lassù gran regi, che qui staranno come porci in brago, di sé lasciando orribili dispregi!”
“Ahi serva Italia, di dolore ostello,nave sanza nocchiere in gran tempesta,non donna di provincie, ma bordello!”
“Coscïenza m’assicura,la buona compagnia che l’uom francheggiasotto l’asbergo del sentirsi pura.”
“Se orazione in prima non m'aita,che surga sù di cuor che in grazia viva;l'altra che val, che 'n ciel non è udita?”
“Temer si dee di sole quelle cosec'hanno potenza di fare altrui male;de l'altre no, ché non son paurose.”
“Ne la chiesacoi santi, e in taverna coi ghiottoni.”
“Lume v'è dato a bene e a malizia.”
“Pensa che questo dì mai non raggiorna!”
“Rade volte risurge per li ramil’umana probitate; e questo volequei che la dà, perché da lui si chiami.”
“Non è il mondan romore altro ch’un fiatodi vento, ch’or vien quinci e or vien quindi,e mutanome perché muta lato.”
“Ed elli a me: Tutti quanti fuor guerci sì della mente in la vita primaia, che con misura nulla spendio ferci.”