“- Franco: Ma a che stiamo giocando? Al lotto?- Ciccio: No, al botto.”
“Signor capitano, mi permetto di ricordarle che il cuore sta sempre a sinistra!”
“- Ciccio: Acc... Sputa a destra!- Franco: Non posso: sono mancino.”
“- Ciccio:Dobbiamo dimostrare che siamo innocenti.- Franco: Se mi catturano dicono che sono reo... se mi catturano con te, dicono che sono reo con-fesso... chi mi salva?”
“- Ciccio: Ma è veramente così bella?- Franco: Una silfide, paradisiaca! La sua bellezza si può paragonare alla mia intelligenza.- Ciccio: Ma allora è schifosa!”
“- Franco: [alla seduttrice brutta] Signora non facciastupidaggini, non si spogli, si riguardi la salute, fa freddo!- Ciccio: Ma quale freddo! Qui fa caldo! Spogliarsi, spogliarsi, svelte!- Franco: Non facciamo scherzi, io non sono abituato. Io già soffro con il mal di denti, la prego non me faccia venire il voltastomaco!”
“- Franco: [alla sua seduttrice brutta] Invece di baciarmi a lungo perché non bacia il lungo?- Ciccio: Proposta respinta!”
“- Ciccio: Pietà, sono padre di sette figli!- Franco: ... e io figlio di sette padri!”
“- Ciccio: Lo zoppo, il biglietto, i vestiti... hai capito?- Franco: No.- Ciccio: Lo sapevo. Noi con questo biglietto taglieremo la corda!”
“- Ciccio: [leggendo la lettera] Se una grata avrai trovato, vorrà dire che hai sbagliato.- Franco: Cornuto e disonorato!”
“[leggendo la lettera]Se salite i tre gradini siete solo due cretini.”
“Ehm, eh, pronto qui è la sarsiccia; ehm, l'Esorciccio!”
“Aglio olio e peperoncino, esci fuori da questo lettino!”
“Ascoltami! Con Mao o Maometto, alzati dal letto!”
“Franco era totalmente a digiuno non solo delle più rudimentali tecniche recitative ma anche del gergo teatrale a cui sopperiva con grande fantasia; non conosceva neanche il significato della parola sketch. Non avevo certamente più nozioni di lingua italiana di lui, ma avendo lavorato a Torino avevo imparato qualcosa.”