“Non è ciò che leggiamo, ma ciò che ricordiamo che ci rende istruiti. Non è ciò che intendevamo ma ciò che facciamo che ci rende utili. E, non sono pochi effimeridesideri ma una vita intera di battaglie che ci rende valorosi.”
Quando ero piccola papà aveva messo sul frigo una calamita con scritto: "Accetta le cose che non puoi cambiare". Credevo che fosse per mia madrealcolista, ma restò appiccicata a lungo anche dopo che la mamma se ne era andata.
“Quando il semaforo sulla Vermont diventò verde, attraversammo la strada e George mi prese per mano e i fantasmi di noi stessi da piccoli attraversarono con noi.”
“Non mi ricordo più, ma sono sicuro di avere amato una donna indimenticabile.”
“Ma non fui mai così eroicamente appassionato e sconfitto, mai desiderai una donna con tanto tormento, niente mi è più caro e crudele di quel ricordo.”
“Il primo bacio, su un treno che correva verso sud. L’aria profumata di tigli sul volto, uscendo dall’ospedale dopo una malattia.”
“Può esistere, insieme all’ora vissuta che riteniamo più felice, un’ora nascosta ancora più bella, di cui abbiamo perso il ricordo, e che tornerà improvvisa nella memoria.”
“Non ricordogiorni che seguirono a quella mattina.”
“Ricordando il passato, i pensieri si confondono.”
“Ricordo come un fuoco acceso il momento della ribellione e della sua condivisione, come allora corro coi piedi nella sabbia rovente e come allora mi tuffo nel mare, e quell’acqua mi dà sollievo.”
“Sarà pur vero che il cane non ha memoria ma solo ricordi, non conosce le congiunzioni e le combinazioni della sintassi, ignora le ipotetiche, i «se» e i «ma», i «ma anche», e non segue il filo di una storia. Ma il cane capisce. Guarda, si insospettisce. Ascolta, perlustra. Controlla l’ambiente anche a nostra insaputa, sente parole ricorrenti.”
“Le mattine dei nostri anni perduti,i tavolini nell’ombra soleggiata dell’autunno,i compagni che andavano e tornavano, i compagniche non tornarono più, ho pensato ad essi lietamente.”
“Un cielo così puroun vento così leggero.Non so più dove sonodov'ero.”
“I ragazzi corrono corronoal fuococon le mani nelle mani,smemorati,come se avessero bevutodel vino.Per lungo tempo si ricorderannocon gioiadei fuochi accesi in novembreal limitare del campo.”
“I ricordi non devono mai essere confrontati, solo custoditi e messi via senza lasciare che interferiscano nel delicatissimo meccanismo dello stupirsi.”