“Ama il mestiere che hai imparato e contentane. Passa il resto della tua vita come chi ha affidato con tutta l'anima agli dèi le proprie cose, senza farti mai tiranno né schiavo di nessuno.”
“Ama il modestomestiere che hai imparato, e accontentati di esso.”
“In linea di principio un facchino differisce da un filosofo meno che un mastino da un levriero. È la divisione del lavoro che ha creato un abisso tra l'uno e l'altro.”
“Mi sarebbe piaciuto fare il farmacista e indossare un bel camice bianco. Dove abitavo una volta, il farmacista aveva un'espressionetranquilla, incassava i soldi e ti dava quello per cui avevi pagato.”
“Quando uno non riesce in nessun'altra cosa, di solito si mette a scrivere.”
“Io penso che tutti dovrebbero andare al college e conseguire una laurea e poi lavorare sei mesi come barista e sei mesi come tassista. Allora diventerebbero davvero istruiti.”
“Nessuno odia il suo lavoro così cordialmente come il contadino.”
“E' una professione piuttosto strana - solleticare le persone - ma può essere redditizia.”
“Il sud produce uomini di stato e soldati, coltivatori e dottori, avvocati e poeti, ma non di certo ingegneri e meccanici. Lasciate che gli Yankees si occupino di tali umiliprofessioni.”
“Cosa vogliamo che i nostri figli facciano? Spazzare i pavimenti attorno a computergiapponesi?”
“Di rado le succedeva di dover rimediare a veri e propri disastri, anche se alcune colleghe raccontavano storie da far rizzare i capelli. Erano tutte piú vecchie di lei, e tutte convinte che Doree dovesse cercare di farsi strada. Le dicevano che doveva impratichirsi e puntare a un lavoro dietro una scrivania mentre era ancora giovane e di bell’aspetto. A lei però stava bene quel che faceva. Non le andava di dover conversare. Nessuna delle persone con cui lavorava era al corrente dell’accaduto. O, se lo erano, facevano finta di nulla. C’era stata la sua foto sul giornale: avevano messo quella con i tre bambini che le aveva scattato lui.”
“Faceva un’immensa fatica, sempre. Piazzava un mattoncino sopra l’altro e tirava sera. Non era neanche detto che ci riuscisse ogni giorno.”
“Giusto è bene, che chi professa una scienza od arte, la stimi e la lodi; ma non è si facilmente da perdonargli, se troppo la stima ed esalta, perché in fine questo è un lodare se stesso col pretesto di contar le glorie della sua professione.”
“- Mario: Pure a me mi piacerebbe fare il poeta.- Neruda: No, è più originale continuare a fare il postino. Almeno cammini molto e non ingrassi mai. Noi poeti siamo tutti obesi.”
“Gli scrittori sono osceni; se non lo fossero, sarebbero ragionieri, conducenti di tram, centralinisti, sarebbero rispettabili.”