Carmelo Bene o Giorgio Morandi non erano preoccupati della propria “creatività”: avevano da lavorare.
“Fare il giornalista è sempre meglio che lavorare.”
“Quando sono uscita dalla scuola di recitazione mi sono ripromessa tre cose: di lavorare sodo, di fare un buon lavoro e di essere pagata onestamente.”
“Garantire il benessere di qualcuno che lavora per te non significa solo inviargli un bigliettino di buon compleanno, o dirgli quanto è bravo e che bella squadra formiamo. Significa garantirgli uno stipendiosufficiente, un trattamento rispettoso e un riconoscimento del suo contributo al lavoro.”
“Si lavorava per guadagnare i soldi che servivano a mangiare e ad avere un tetto sulla testa. Non c’erano sfumature.”
“L'ispirazione viene col lavorare ogni giorno.”
“Si deve lavorare, se non per il gusto, almeno per disperazione, perché, ad attenta verifica, il lavoro è meno noioso del divertimento.”
“Bisogna lavorare, se non per gusto, almeno per disperazione, poiché, tutto ben considerato, lavorare è meno noioso che divertirsi.”
“Tutto ben considerato, lavorare è meno noioso che divertirsi.”
“Questo lavoro si fa soltanto quando si è felici.”
“Il consumatore è un lavoratore che non sa di lavorare.”
“Lavoro solo quando ne ho veramente voglia.”
“Io non ho mai sentito un uomomattiniero, gran lavoratore, prudente, attento nei suoi guadagni, e rigorosamente onesto, che si lamentasse della cattiva fortuna.”
“Chiunque può svolgere una qualsiasi quantità di lavoro a patto che non sia il lavoro che si presume debba fare in quel momento.”
“Io faccio gran parte del mio lavoro da seduto; li è dove brillo.”